venerdì 13 settembre 2013

Chengdu: la Roswell cinese



Uno dei casi più famosi e discussi di tutta la storia ufologica è senza dubbio il cosiddetto “Incidente di Roswell” avvenuto l’8 luglio 1847 nei pressi della cittadina di Roswell nel New Mexico.

Tale evento è ancora oggi, dopo più di sessant’anni, al centro dell’attenzione degli ufologi ma anche degli scettici; i primi continuano ad investigare trovando anche nuovi indizi che avvallerebbero l’ipotesi ufologica, i secondi continuano invece a sfornare nuove e bizzarre spiegazioni convenzionali (palloni sonda, progetto Mogul, piano sovietico…).

Non molti sono a conoscenza, però, che 10 giorni dopo il famoso incidente avvenuto su suolo statunitense, si sarebbe verificato un analogo “ufo crash” in Cina, precisamente nei pressi di Chengdu,  città situata nel sudovest del paese.
 
Il 18 luglio 1947 un agricoltore del luogo rinvenne nei campi gli inusuali resti di un oggetto, apparentemente precipitato al suolo.

La notizia del ritrovamento fece scalpore e fu pubblicata sui vari quotidiani cinesi; il capo del Dipartimento di Fisica della locale università, il professor Zeng Zhanhan, venne incaricato di analizzare l’oggetto, al fine di accertarne le origini; le sue conclusioni sull’oggetto, descritto come avente la forma di uno strano cubo, furono che si trattasse di  vero Ufo di origine extraterrestre.

Ma a questo punto, proprio come avvenne per l’incidente di Roswell, ci fu l’intervento dei militari che informarono il mondo accademico che l’oggetto caduto era un “pallone meteo”! Il professor Zeng Zhanhan fu costretto a ritrattare le sue conclusioni e a confermare che si trattava di un normale pallone meteorologico.

Secondo alcune voci, vicino alla città di Chengdu, era presente l’esercito statunitense, il quale avrebbe partecipato alla copertura, usando a quanto pare la stessa storia di copertura usata a Roswell (nda: quanta fantasia!).

Purtroppo non ci è dato sapere quale fine abbiano fatto i rottami dell’oggetto: sono stati conservati dall’esercito cinese oppure sono stati “requisiti” dai militari statunitensi? Se l’oggetto era davvero una navicella di origine extraterrestre, erano presenti, come a Roswell, anche i corpi dei piloti?

Probabilmente queste domande rimarranno senza risposta per ancora molto tempo. 

Fonte: “Ufo: parlano i documenti” – Antonio De Comite

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