Kenneth Arnold |
Fin dal 24 giugno 1947, a seguito
dell’avvistamento di Kenneth Arnold (considerato il primo avvistamento Ufo
dell’era moderna), il mondo è stato diviso in “scettici” e “believers”
(letteralmente “credenti”).
Questa suddivisione netta, che
non condivido, è presente ormai nell’immaginario della persona comune che
tenderà a riconoscersi in una delle due “fazioni”.
Tale suddivisione non è affatto
veritiera.
Come afferma il detto “la verità
sta nel mezzo” anche in campo ufologico è bene non attestarsi su posizioni
estremistiche.
Occorre quindi, prima di poter
avere un’opinione il più oggettiva possibile, informarsi adeguatamente e
soprattutto utilizzare il proprio intelletto per discernere la marea di
informazioni, spesso false e tendenziose, che si possono reperire.
L’atteggiamento migliore di chi
inizia a interessarsi del fenomeno ufologico è quello dello “scettico”.
Qualcuno di voi rabbrividirà solo alla lettura di questa parola, avendo
associato a esso un significato negativo ovvero quello dello scettico ad
oltranza.
Quello che intendo è invece un
atteggiamento che porti la persona a rimanere con “i piedi ben saldati a terra ma la mente libera di volare”.
Carl Sagan affermava che “sì,
la mente va tenuta ben aperta, ma non così tanto che il cervello ne cada fuori”
.
In questo modo potremo facilmente
districarci nel complicato mondo dell’Ufologia, che tracima di eventi dubbi
(nella migliore delle ipotesi) e persone con una bassa integrità morale dedite
più al guadagno e al successo personale che alla ricerca della verità.
Perché è proprio la verità a essere il centro portante
della ricerca ufologica!
Purtroppo la ricerca della verità
(non solo in ambito ufologico) non è un’attività semplice e rilassante. Vi sono
molti ostacoli da superare, inganni, persone contrarie; ma il ricercatore serio
dovrà sempre avere essa come unico obiettivo, anche al costo di rivedere tutte
le sue convinzioni!
Occorre diffidare, infatti, sia
dallo “scettico ad oltranza” già nominato, ma anche dal “superesperto” che
pretende di possedere, lui e solamente lui, la verità assoluta e che mai e poi
mai potrebbe aprirsi ad altre teorie che potrebbero sostituire o integrarsi con
la sua.
Vi sono stati in passato (e
purtroppo ci saranno in futuro) diversi casi ufologici diventati famosi a
livello mondiale e che poi, fatte le dovute ricerche, si sono rivelati dei
clamorosi falsi.
Il più famoso è sicuramente
quello che si riferisce alla “autopsia dell’alieno di Roswell”. Potrete trovare
decine di pubblicazioni sia cartacee sia telematiche su questo caso, e se fate
caso alla cronologia di pubblicazione, vi accorgerete che, superato l’iniziale
entusiasmo, il caso fu subito bollato come “dubbio” dai maggiori esperti.
Eppure c’è ancora chi afferma la sua veridicità (soprattutto gli autori del video che da anni si “arrampicano sugli specchi” con l’unico scopo di trarre il maggior profitto possibile da tale vicenda)!
Eppure c’è ancora chi afferma la sua veridicità (soprattutto gli autori del video che da anni si “arrampicano sugli specchi” con l’unico scopo di trarre il maggior profitto possibile da tale vicenda)!
La cosa peggiore è che l’ormai
comprovata falsità di questo video ha “macchiato” anche la considerazione che il
grande pubblico ha dell’incidente avvenuto a Roswell nel luglio del 1947. E’
ormai sicuro che in quell’occasione un velivolo non identificato precipitò nel
deserto (vi sono prove e testimonianze a conferma), ma il teatrino messo in
atto con la falsa autopsia ha inevitabilmente intaccato anche la credibilità di
questo evento (e non è stata certamente una mera coincidenza).
La prima base per una seria
ricerca ufologica è quindi quella di avere un atteggiamento umile e di costante
ricerca e aggiornamento, utilizzando la propria mente al meglio ma senza farsi
prendere da facili e prematuri entusiasmi.
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