Dieci anni prima che una nave
aliena precipitasse nella proprietà del rancher Mack Brazel, vicino a Roswell,
New Mexico, un disco volante ha perso il controllo ed è caduto nella campagna
della Germania nazista. Questa incredibile storia, coperta dagli Stati Uniti e
dall’URSS da oltre settanta anni, si suppone sia la vera motivazione per l’intensa
ricerca effettuata dai nazisti sugli aerei senza ali e a forma di disco;
l’ossessione di Hitler e Himmler per gli UFO e la tecnologia aliena ha portato
a straordinari esperimenti effettuati dalle SS conclusi con la costruzione di
veri e propri dischi volanti e della famosa “Campana”: un bizzarro motore
multidimensionale che neutralizzerebbe la forza di gravità, provocando una
spaccatura nel continuum spazio-temporale stesso e creando sorprendenti effetti.
mercoledì 24 aprile 2013
martedì 16 aprile 2013
L’essere di Atacama: un alieno “lillipuziano”?
Ultimamente ha suscitato molto
interesse la notizia, rilasciata da Steven Greer, fondatore del Disclosure
Project, del ritrovamento del corpo mummificato di un presunto alieno, di
ridottissime dimensioni.
Il corpo dell’essere misurerebbe,
infatti, circa 14 cm
ed è stato ritrovato nel 2003 nel deserto cileno di Atacama presso la località
di La Noria da
alcuni abitanti del posto.
La notizia del ritrovamento però
non è recente; già nel 2006 Cristina Aldea (referente del Centro Ufologico
Nazionale italiano per la
Germania ) aveva eseguito una ricerca e scritto un articolo
pubblicato sulla rivista “Ufo Notiziario” n. 65 di Novembre/Ottobre 2006.
E’ sconcertante il fatto che le
modalità di ritrovamento descritte da Greer non coincidano con quelle, molto
più “semplici”, descritte in tale articolo. Greer, infatti, probabilmente per
suscitare ancora più interesse sul caso, afferma addirittura che un militare
avrebbe visto la creatura ancora in vita, e avrebbe ricevuto minacce tese a
zittirlo. La creatura avrebbe anche tentato di comunicare telepaticamente con
il militare che sarebbe giunto sul posto dopo lo schianto dell’astronave
pilotata dal minuscolo alieno. Insomma forse Greer più che occuparsi del
“Disclosure Project” dovrebbe darsi alla stampa sensazionalistica!
Ma torniamo alla versione,
sicuramente più seria, fornita da Cristina Aldea.
martedì 9 aprile 2013
Il “Prodigiorum Liber”, Ufo nell’antica Roma (parte seconda).
Ecco la seconda parte (per la prima parte clicca qui) relativa ai “prodigi” registrati da Giulio
Ossequente nella sua opera “Prodigiorium Liber”.
Anche nel periodo di tempo
andante dal 100 a .C.
fino al 17 a .C.
nell’antica Roma furono registrati eventi ufologici degni di nota: armi e scudi
volanti, travi ardenti e globi infuocati di difficile decifrazione per l’epoca
ma che ci ricordano i moderni avvistamenti Ufo e in qualche caso addirittura i
nostri moderni aerei a reazione.
Buona lettura!
Fax ardens
Tarquiniis late visa subito lapsu cadens. Sub occasu solis orbis clipei similis
ab occidente ad orientem visus perferri. In Piceno terrae motu domicilia
ruinis prostrata, quaedam convulsa sede sua inclinata manserunt. Fremitus
armorum ex inferno auditus. Quadrigae aureatae in foro a pedibus sudaverunt.
Fugitivi in Sicilia proeliis trucidati.
A Tarquinia si
vide una fiaccola ardente improvvisamente scendere. Al calare del Sole si vide
un oggetto circolare simile a uno scudo dirigersi da ovest a est. Nel
Piceno le abitazioni furono ridotte in rovine da un terremoto, mentre alcune
rimasero inclinate nella loro sede sconvolta. Un fremito di armi fu udito dal
fondo della terra. Le Quadrighe dorate nel foro sudarono nella parte inferiore.
Gli schiavi fuggitivi in Sicilia furono trucidati in battaglia.
Commento
Una possibile meteora avvistata a Tarquinia e uno “scudo
volante” avvistato nella stessa città. Se nel primo caso si tende per una
spiegazione “naturale”, nel secondo non pare ci siano fenomeni conosciuti che
possano spiegarlo.
L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte terza)
Fotogramma di un famoso filmato raffiguranti falsi ufo. |
Premessa: la terza parte del
servizio pubblicato su “La
Domenica del Corriere” nel 1967 parla dei “falsi ufo” e dei
modi per crearli. Ovviamente le tecniche descritte si riferisco a quegli anni e
oggi ve ne sono di molto più evolute. Resta comunque interessante capire con
quale facilità, già all’epoca, era possibile “ingannare” il pubblico con dei
semplici accorgimenti.
Buona lettura!
La fertile industria dei “dischi” truccati.
I metodi per ottenere buone fotografie di “dischi volanti” abilmente
falsificate sono parecchie decine ed ogni giorno ne nasce uno nuovo: in questa
puntata ne passiamo in rassegna i principali, ai quali si debbono alcuni
celebri “casi”, che hanno scosso in passato l’opinione pubblica.
La storia non ci ha tramandato il
nome di colui che, per primo, realizzò una fotografia “truccata” di disco
volante: ma anche se non lo conosciamo, possiamo star certi che la spinta
decisiva gli venne proprio da questo termine, “disco”. Difatti, è facilissimo
prendere una stoviglia, un lampadario, un piattello, un microsolco: buttarli
per aria e, certo con un minimo di occhio, fotografarli. Se si ha cura di
sfocare un poco lo sfondo, e di adottare un tempo piuttosto lungo, in modo che
il “disco”, per la sua velocità, venga naturalmente mosso, si possono ottenere
immagini molto suggestive. Ben diverso sarebbe stato se Kenneth Arnold, il 24
giugno 1947, avesse visto volare sulla sua testa ignara draghi volanti o,
semplicemente aeronavi di foggia inusitata: i trucchi si sarebbero
straordinariamente ridotti di numero, e i tavoli delle redazioni di tutto il
globo sarebbero oggi assai meno ingombri di false “testimonianze”.
sabato 6 aprile 2013
Il “Prodigiorum Liber”, Ufo nell’antica Roma (parte prima).
Diverse sono le fonti di
testimonianze di eventi inspiegabili avvenuti nel passato.
Una di queste fonti, tra le più
conosciute dagli ufologi, è il “Prodigiorum Liber” di Giulio Ossequente,
scritto nel IV secolo d.C.
In questo compendio l’autore
elenca tutti quei fatti considerati dei veri e propri “prodigi”, da nascite di
bambini o animali con malformazioni, a veri e propri avvistamenti inspiegabili,
passando per i cosiddetti fenomeni fortiani (piogge anormali di sangue, latte)
a eventi che al giorno d’oggi considereremmo miracolosi (statue di dei che
lacrimano).
In questa sede ho voluto
raccogliere tutte quelle descrizioni di eventi che richiamano ad avvistamenti
di oggetti volanti inspiegabili, dei veri e propri “Res Inexplicatae Volantes”.
Per questo articolo, diviso in
più parti, mi sono avvalso della traduzione del testo effettuata dal latino
all’italiano dagli studenti del Liceo Scientifico “Torelli” di Fano con la
supervisione del prof. Stefano Lancioni che potete trovare al seguente
indirizzo web: http://win98.altervista.org/libro-prodigi-tradotto.pdf
Inoltre per alcuni controlli
relativi alla traduzione ho utilizzato il dizionario di latino online
raggiungibile a questo indirizzo: http://www.dizionario-latino.com/index.php
Ho mantenuto la suddivisione in
anni (con indicazione dei consoli in carica) e l’intera stesura dei fatti
accaduti, evidenziando quelli rilevanti in campo ufologico. E’ presente
l’originale in latino con successiva traduzione in italiano e un mio commento
finale.
Questa prima parte comprende il
periodo storico che va dal 190
a .C. al 100
a .C.
Buona lettura!
giovedì 4 aprile 2013
L’affascinante romanzo dei “dischi volanti” (parte seconda)
L'avvistamento di K.Arnold in una illustrazione dell'epoca. |
Premessa: di seguito la seconda parte del
servizio pubblicato su “La
Domenica del Corriere” nel 1967.
Buona lettura!
663 offetti che nessuno ha spiegato
Su 11.074 segnalazioni registrate negli ultimi vent’anni dai centri
ufficiali degli Stati Uniti, 663 si riferiscono a “oggetti non identificati”.
In tutto il mondo saranno, però, almeno due o tremila. Vi sono sintomi che
l’intera questione possa essere chiarita già nel corso del 1967.
Il 24 giugno 1947, dunque 20 anni
fa, un certo Kenneth Arnold, pilota civile americano che stava volando sullo
Stato di Washington alla ricerca di un apparecchio che si supponeva
precipitato, si vide raggiungere, sorpassare e lasciare indietro da una
formazione di nove dischi volanti. Erano simili a gigantesche boccole di
bronzo, curiosamente smangiate da una parte: e con un diametro non inferiore ai
35 metri .
Kenneth Arnold si dimenticò
all’istante della sua missione, scese a terra precipitosamente ed dette al
mondo la notizia fulminante dell’esistenza dei “piatti volanti”.
Da allora, un calcolo stimato fa
ascendere ad almeno 150.000 il numero degli avvistamenti, un buon terzo dei
quali avvenuti da parte di più persone contemporaneamente. In pratica se si
eccettuano vasche da bagno, culle per neonati e ferri da stiro, in cielo è
stato visto di tutto, compresi bricchi da caffè, teiere, trottole e cappelli a
cilindro. Un ventennale “Salone del Disco”, che ha finito per far perdere non
solo all’umanità stupefatta, ma anche a chi si occupa più da vicino di queste
cose, il senso delle proporzioni e probabilmente il significato più profondo di
certi singolari fenomeni.
mercoledì 3 aprile 2013
Il falso Ufo di Montalcino
Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità) |
Spesso quando si parla di Ufo nel
passato, si portano come prove le immagini di alcuni dipinti che
raffigurerebbero degli oggetti volanti non identificati.
Molto spesso però queste
conclusioni sono frutto di mal interpretazioni di quanto raffigurato
nell’opera. Dobbiamo, infatti, tener presente che molto spesso si tratta di
rappresentazioni allegoriche di eventi o figure religiose.
Uno di questi casi è sicuramente
quello del cosiddetto “Ufo di Montalcino”.
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