Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità) |
Spesso quando si parla di Ufo nel
passato, si portano come prove le immagini di alcuni dipinti che
raffigurerebbero degli oggetti volanti non identificati.
Molto spesso però queste
conclusioni sono frutto di mal interpretazioni di quanto raffigurato
nell’opera. Dobbiamo, infatti, tener presente che molto spesso si tratta di
rappresentazioni allegoriche di eventi o figure religiose.
Nella chiesa di San Pietro a
Montalcino è, infatti, presente un’opera, dipinta a fine ‘500 da Ventura
Salimbeni, l“Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità)”, al cui centro
sarebbe raffigurato quello, che ad una prima occhiata, somiglierebbe ad un
moderno satellite artificiale (in particolare al russo Sputnik, nella foto sotto).
"Nella parte alta possiamo osservare,
poggiati su una larga nuvola, a sinistra Gesù Cristo e a destra Dio Padre, i
quali tengono in mano (...) due specie di antenne collegate ad una grossa sfera
trasparente, ma ben solida, mediante un attacco che ricorda, senza troppi
sforzi di fantasia, le moderne antenne per autoradio. Le sommità di queste
piccole antenne sono sormontate l'una da una croce e l'altra da una piccola
sfera (...). La sfera nella quale sono infisse le antenne si presenta come
fosse di vetro e all'interno di essa, per dare l'idea della sfericità, vi è una
scena dipinta con un forte coma-astigmatismo illustrante quello che sembra
essere l'interno di una stanza con una porta. Una larga fascia equatoriale,
appena accennata tutt'intorno alla sfera e che si vede anche dietro ed essa per
indicare la trasparenza, sottolinea ancora una volta chiaramente la realtà
dell'oggetto stesso. Il particolare che comunque ci lascia più perplessi, se
già non ve ne fossero altri, è senz'altro quella protuberanza, a sinistra in
basso, simile all'obiettivo per telecamera, all'interno del quale si indovina
la presenza di una lente."
Tale interpretazione è però del
tutto errata.
L’ufologo rumeno Ion Hobana,
esperto di clipeologia (studio degli Ufo nel passato), ha, infatti, scoperto,
dopo un’attenta analisi e comparazioni con altre opere, che tale oggetto non è
che la rappresentazione del globo terrestre.
In un altro articolo, scritto da Samuele Ghilardi, Amos Migliavacca ed Elenio Salmistraro, intitolato “Il satellite
di Montalcino”, possiamo, infatti, leggere:
“E’ interessante
presentare l'interpretazione dell'ufologo romeno Ion Hobana, grande esperto di
clipeologia ed autore dell'ottimo volume "Enigme pe cerul istoriei"
, secondo cui l'oggetto sarebbe un antico mappamondo, rappresentante il Creato,
in cui è visibile il sole ed una forma primitiva di tracciatura dei meridiani e
paralleli; inoltre il piccolo cilindro sarebbe il perno per poter fissare ad un
supporto la sfera. Un esempio dell'insieme è visibile in una sala in Vaticano.
Dalle analisi effettuate sulle fotografie e sul dipinto originale non si
possono ricavare elementi che facciano supporre un evento ufologico, mentre
sono stati riscontrati numerosi punti in comune con raffigurazioni religiose
greco-ortodosse. In molte icone provenienti dai Paesi dell'Est è possibile
notare sfere con gli stessi simboli e tracciati, accompagnate o dalla sola
figura del Cristo o da tutta la
Trinità.”
Fonti:
Uno sputnik a Montalcino (in spagnolo)
Il satellite di Montalcino
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