lunedì 18 marzo 2013

Le basi di una seria ricerca ufologica (parte prima)

Kenneth Arnold

Fin dal 24 giugno 1947, a seguito dell’avvistamento di Kenneth Arnold (considerato il primo avvistamento Ufo dell’era moderna), il mondo è stato diviso in “scettici” e “believers” (letteralmente “credenti”).
 
Questa suddivisione netta, che non condivido, è presente ormai nell’immaginario della persona comune che tenderà a riconoscersi in una delle due “fazioni”.

Tale suddivisione non è affatto veritiera.

Come afferma il detto “la verità sta nel mezzo” anche in campo ufologico è bene non attestarsi su posizioni estremistiche.

Occorre quindi, prima di poter avere un’opinione il più oggettiva possibile, informarsi adeguatamente e soprattutto utilizzare il proprio intelletto per discernere la marea di informazioni, spesso false e tendenziose, che si possono reperire.

L’atteggiamento migliore di chi inizia a interessarsi del fenomeno ufologico è quello dello “scettico”. Qualcuno di voi rabbrividirà solo alla lettura di questa parola, avendo associato a esso un significato negativo ovvero quello dello scettico ad oltranza.

Quello che intendo è invece un atteggiamento che porti la persona a rimanere con “i piedi ben saldati a terra ma la mente libera di volare”.

Carl Sagan affermava che “sì, la mente va tenuta ben aperta, ma non così tanto che il cervello ne cada fuori” .
 

In questo modo potremo facilmente districarci nel complicato mondo dell’Ufologia, che tracima di eventi dubbi (nella migliore delle ipotesi) e persone con una bassa integrità morale dedite più al guadagno e al successo personale che alla ricerca della verità.

Perché è proprio la verità a essere il centro portante della ricerca ufologica!

Purtroppo la ricerca della verità (non solo in ambito ufologico) non è un’attività semplice e rilassante. Vi sono molti ostacoli da superare, inganni, persone contrarie; ma il ricercatore serio dovrà sempre avere essa come unico obiettivo, anche al costo di rivedere tutte le sue convinzioni!

Occorre diffidare, infatti, sia dallo “scettico ad oltranza” già nominato, ma anche dal “superesperto” che pretende di possedere, lui e solamente lui, la verità assoluta e che mai e poi mai potrebbe aprirsi ad altre teorie che potrebbero sostituire o integrarsi con la sua. 

Vi sono stati in passato (e purtroppo ci saranno in futuro) diversi casi ufologici diventati famosi a livello mondiale e che poi, fatte le dovute ricerche, si sono rivelati dei clamorosi falsi.

Il più famoso è sicuramente quello che si riferisce alla “autopsia dell’alieno di Roswell”. Potrete trovare decine di pubblicazioni sia cartacee sia telematiche su questo caso, e se fate caso alla cronologia di pubblicazione, vi accorgerete che, superato l’iniziale entusiasmo, il caso fu subito bollato come “dubbio” dai maggiori esperti.

Eppure c’è ancora chi afferma la sua veridicità (soprattutto gli autori del video che da anni si “arrampicano sugli specchi” con l’unico scopo di trarre il maggior profitto possibile da tale vicenda)!

La cosa peggiore è che l’ormai comprovata falsità di questo video ha “macchiato” anche la considerazione che il grande pubblico ha dell’incidente avvenuto a Roswell nel luglio del 1947. E’ ormai sicuro che in quell’occasione un velivolo non identificato precipitò nel deserto (vi sono prove e testimonianze a conferma), ma il teatrino messo in atto con la falsa autopsia ha inevitabilmente intaccato anche la credibilità di questo evento (e non è stata certamente una mera coincidenza). 

La prima base per una seria ricerca ufologica è quindi quella di avere un atteggiamento umile e di costante ricerca e aggiornamento, utilizzando la propria mente al meglio ma senza farsi prendere da facili e prematuri entusiasmi.

1 commento:

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