mercoledì 24 aprile 2013

La caduta di un Ufo nella Germania Nazista nel 1937



Dieci anni prima che una nave aliena precipitasse nella proprietà del rancher Mack Brazel, vicino a Roswell, New Mexico, un disco volante ha perso il controllo ed è caduto nella campagna della Germania nazista. Questa incredibile storia, coperta dagli Stati Uniti e dall’URSS da oltre settanta anni, si suppone sia la vera motivazione per l’intensa ricerca effettuata dai nazisti sugli aerei senza ali e a forma di disco; l’ossessione di Hitler e Himmler per gli UFO e la tecnologia aliena ha portato a straordinari esperimenti effettuati dalle SS conclusi con la costruzione di veri e propri dischi volanti e della famosa “Campana”: un bizzarro motore multidimensionale che neutralizzerebbe la forza di gravità, provocando una spaccatura nel continuum spazio-temporale stesso e creando sorprendenti effetti.
Nel 1937 la Germania nazista stava sorgendo dalle ceneri della vecchia Repubblica tedesca, fino a diventare la prima superpotenza nel mondo, quando accadde qualcosa d’inaspettato: la caduta di una navicella aliena in pieno territorio tedesco. Immediatamente l’esercito tedesco recuperò i rottami. Non vi è, tuttavia, alcuna notizia che indichi se siano stati recuperati anche dei corpi.
Quando la notizia dell’”Ufo crash” raggiunse l’alto comando tedesco e il rapporto fu consegnato sulla scrivania del Führer, fu ordinato immediatamente che i migliori scienziati della Luftwaffe e i migliori esperti aeronautici della Germania analizzassero i rottami recuperati. A quanto pare l’Ufo danneggiato fu trasferito, in ventiquattro ore, in una struttura vicino al Reno. Alcune parti furono trasferite in un impianto vicino al confine austriaco.

Secondo quanto riferito, i membri dei team che lavorarono sulla tecnologia aliena appartenevano alla Luftwaffe, al Ministero delle Armi guidato da Albert Speer, e al Consiglio di ricerca formale, la “Reichsforschungrat”, composto da docenti universitari e ingegneri industriali.
Tali team furono costituiti al fine di compiere un’operazione di retro-ingegneria a partire da ciò che fu recuperato e tra gli specialisti furono chiamati anche i fratelli Horton, che in seguito avrebbero progettato, e testato, uno degli aerei più rivoluzionari, a forma di ala e con propulsione a getto, del mondo, che divenne il primo caccia bombardiere mai costruito. Alcune delle loro tecnologie e dei loro risultati potrebbero essere stati frutto dell’intenso studio di un’astronave aliena.
L'ala volante dei fratelli Horton
Più tardi, fu utilizzata la ricerca di Viktor Schauberger. Egli fu l’inventore di un motore che creava un rivoluzionario vortice d’implosione.
Il motore potrebbe essere stato la base per esperimenti successivi delle SS in Polonia con il famigerato “Glocke” (Campana), che avrebbe creato crepe inter-dimensionali nello spazio-tempo.

Il ricercatore italiano Renato Vesco, nel suo libro, “Intercettateli senza sparare: La vera storia dei dischi volanti”, afferma che i nazisti stavano lavorando su diversi avanzati sistemi di propulsione e dispositivi anti-gravità per il loro progetto di aeronave a forma di disco.

Sebbene fortemente influenzata dalla cattura di un vero e proprio disco, la ricerca sui velivoli circolari avveniva già sperimentalmente in Italia prima del 1920 con motori a getto attaccati ai dischi aerodinamici.
La nave aliena era servita per inventare nuovi metodi di propulsione e nuove componenti elettroniche e fornì spunti per progetti validi, ma gli scienziati erano confusi in relazione alla metallurgia essendo il disco composto da materiali sconosciuti per loro impossibili da riprodurre in laboratorio.
Alcuni dei tecnici e dei fisici teorici più illustri della Germania di Hitler erano personalmente responsabili del funzionamento della tecnologia e al fine di renderla disponibile per lo sforzo bellico. Per quanto riguarda, geni come Ballenzo, Habermohl, Miethe e Schriever furono anch’essi reclutati.

Documenti recuperati dagli Alleati dopo la guerra, indicano che Schriever fu il primo ad avere un certo successo con la tecnologia dei dischi.
La sua ricerca, intensificata e basata sullo studio dell’ufo recuperato, gli ha permise di costruire un prototipo funzionante con motori a propulsione appositamente progettati. La nave, però, era instabile: le prime due versioni furono distrutte in incidenti disastrosi che uccisero il pilota collaudatore.
Con il passare degli anni e l’intensificarsi degli attacchi alleati sulla Germania, alcuni ufficiali nazisti fecero pressioni su Schauberger per adattare una versione del suo motore anti-gravità in modo che servisse da forza motrice per un diverso tipo di disco che utilizzava il vortice del motore come propulsione.
Il motore "Glocke"
Nel frattempo gli ingegneri e gli scienziati nazisti costruirono i primi telai sperimentali di acciaio pesante o leggero alluminio: l’acciaio si rivelò ancora troppo pesante e l’alluminio troppo morbido e non abbastanza forte da sopportare lo stress subito quando modellato in una forma lenticolare.
Gli scienziati frustrati infine rinunciarono a cercare di svelare il mistero del metallo alieno e sono riuscirono a creare la propria versione di una lega di alluminio e magnesio, nel 1944. La nuova lega era esattamente quello che serviva per la progettazione di un prototipo più grande e migliore. Il metallo era leggero ma più resistente del semplice alluminio.

Hitler mise sotto pressione gli ingegneri per velocizzare le ricerche. La Germania ormai soffriva bombardamenti notturni e gli stabilimenti di tutto il paese erano stati trasferiti in strutture sotterranee gigantesche. Linee di produzione di aerei venivano danneggiate o distrutte e le installazioni di assemblamento delle V-2 di Werner von Braun a Peenemunde non potevano operare a pieno regime dopo essere state bombardate nel 1943.
Schiavi, per lo più slavi, furono sfruttati per la produzione di razzi V-2, aerei avanzati, combustibili sintetici, esplosivi ad alto potenziale.

Secondo i documenti e le testimonianze dei lavoratori sopravvissuti, schiavi polacchi, i tedeschi in realtà avevano creato una linea di produzione per la fabbricazione di un’arma chiamata disco volante Kugelblitz (fulmine globulare).
Il Kugelblitz è stato il primo vero disco volante mai prodotto sulla Terra. Diversi test sono stati fatti segretamente in presenza di Hitler e del suo capo delle SS Heinrich Himmler. Secondo i documenti acquisiti, oggetti radiocomandati furono costruiti in fabbriche sotterranee in Turingia, in dimensioni di 10-15 metri di diametro. Secondo quanto riferito erano sorprendentemente molto facili da manovrare e furono in grado di raggiungere una velocità di oltre 1.250 miglia l’ora. Emettevano un forte campo elettrostatico progettato per interrompere i circuiti elettrici degli aerei convenzionali, causando effetti fatali sugli aerei nemici che perdevano il controllo precipitavano.
Alcuni Kugelblitz o meglio conosciuti come Foo Fighters
Alcuni di essi videro i prototipi durante i test in galleria del vento. Alcuni dei primi prototipi di Schriever furono costruiti e volarono effettivamente.

Circa diciotto mesi prima che i tedeschi si arrendessero, Hitler concentrò tutte le sue speranze sull’incredibile potenziale di una vasta gamma di super-armi. La maggior parte di esse faceva parte di una nuova classe di armi di rappresaglia.
Le vecchie armi di rappresaglia erano la bomba volante V-1 e i missili intracontinentali V-2. Sognando Hitler immaginava i primi missili da crociera del mondo: V-3 sub-orbitali, razzi intercontinentali ipersonici in grado di raggiungere New York e Washington.

Traduzione a cura della redazione; articolo originale in lingua portoghese:
- A Queda de um UFO na Alemanha Nazista em 1937

Per approfondire l'argomento sugli UFO nazisti puoi leggere questo ebook che ho selezionato per te:






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