mercoledì 3 aprile 2013

Il falso Ufo di Montalcino


Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità)
Spesso quando si parla di Ufo nel passato, si portano come prove le immagini di alcuni dipinti che raffigurerebbero degli oggetti volanti non identificati.

Molto spesso però queste conclusioni sono frutto di mal interpretazioni di quanto raffigurato nell’opera. Dobbiamo, infatti, tener presente che molto spesso si tratta di rappresentazioni allegoriche di eventi o figure religiose.

Uno di questi casi è sicuramente quello del cosiddetto “Ufo di Montalcino”.


Nella chiesa di San Pietro a Montalcino è, infatti, presente un’opera, dipinta a fine ‘500 da Ventura Salimbeni, l“Esaltazione dell’Eucarestia (part. della Trinità)”, al cui centro sarebbe raffigurato quello, che ad una prima occhiata, somiglierebbe ad un moderno satellite artificiale (in particolare al russo Sputnik, nella foto sotto).

 
 
Le descrizioni a sostegno della sua origine “ufologica” volgono a porre l’accento appunto la somiglianza tra l’oggetto raffigurato e un satellite, in un articolo di Emy e Roberto Balbo pubblicato su “Skywatch” nel 1981, possiamo leggere: 
 
"Nella parte alta possiamo osservare, poggiati su una larga nuvola, a sinistra Gesù Cristo e a destra Dio Padre, i quali tengono in mano (...) due specie di antenne collegate ad una grossa sfera trasparente, ma ben solida, mediante un attacco che ricorda, senza troppi sforzi di fantasia, le moderne antenne per autoradio. Le sommità di queste piccole antenne sono sormontate l'una da una croce e l'altra da una piccola sfera (...). La sfera nella quale sono infisse le antenne si presenta come fosse di vetro e all'interno di essa, per dare l'idea della sfericità, vi è una scena dipinta con un forte coma-astigmatismo illustrante quello che sembra essere l'interno di una stanza con una porta. Una larga fascia equatoriale, appena accennata tutt'intorno alla sfera e che si vede anche dietro ed essa per indicare la trasparenza, sottolinea ancora una volta chiaramente la realtà dell'oggetto stesso. Il particolare che comunque ci lascia più perplessi, se già non ve ne fossero altri, è senz'altro quella protuberanza, a sinistra in basso, simile all'obiettivo per telecamera, all'interno del quale si indovina la presenza di una lente."  

Tale interpretazione è però del tutto errata.

L’ufologo rumeno Ion Hobana, esperto di clipeologia (studio degli Ufo nel passato), ha, infatti, scoperto, dopo un’attenta analisi e comparazioni con altre opere, che tale oggetto non è che la rappresentazione del globo terrestre.
 
In un altro articolo, scritto da Samuele Ghilardi, Amos Migliavacca ed Elenio Salmistraro, intitolato “Il satellite di Montalcino”, possiamo, infatti, leggere: 

 E’ interessante presentare l'interpretazione dell'ufologo romeno Ion Hobana, grande esperto di clipeologia ed autore dell'ottimo volume "Enigme pe cerul istoriei" , secondo cui l'oggetto sarebbe un antico mappamondo, rappresentante il Creato, in cui è visibile il sole ed una forma primitiva di tracciatura dei meridiani e paralleli; inoltre il piccolo cilindro sarebbe il perno per poter fissare ad un supporto la sfera. Un esempio dell'insieme è visibile in una sala in Vaticano. Dalle analisi effettuate sulle fotografie e sul dipinto originale non si possono ricavare elementi che facciano supporre un evento ufologico, mentre sono stati riscontrati numerosi punti in comune con raffigurazioni religiose greco-ortodosse. In molte icone provenienti dai Paesi dell'Est è possibile notare sfere con gli stessi simboli e tracciati, accompagnate o dalla sola figura del Cristo o da tutta la Trinità. 

Fonti:
Uno sputnik a Montalcino (in spagnolo)
Il satellite di Montalcino
 

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