giovedì 19 settembre 2013

E se l’Ufo non c’è? Abduction: una nuova teoria.


Il "padre" dell'ufologlia Joseph Allen Hynek classificò gli avvistamenti Ufo in tre diverse macro-categorie:  

       I.      Incontri ravvicinati del primo tipo (IR1): avvistamento di uno o più oggetti volanti non identificati'. A sua volta questa tipologia è suddivise in altre categorie (luci diurne, luci notturne…)

    II.      Incontri ravvicinati del secondo tipo (IR2): oltre all’avvistamento dell’oggetto volante non identificato si verificano degli effetti fisici sull’ambiente circostante l’ufo (terreno, abitazioni, piante, auto…) e anche sulle persone testimoni dell’evento. Sono esempi classici lo spegnimento dei motori delle auto, le tracce al suolo dovute all’atterraggio degli oggetti, alterazioni chimico-fisiche del terreno sottostante l’oggetto, effetti fisiologici sulle persone come calore, nausea, mal di testa ect.

 III.      Incontri ravvicinati del terzo tipo (IR3): in associazione all’avvistamento dell’ufo viene anche rilevata la presenza di esseri animati all’interno o nei pressi dello stesso.

Nella casistica ufologica però possiamo trovare moltissimi avvistamenti che non rientrano tra queste tre macro-categorie per il semplice fatto che l’ufo vero e proprio non viene visto o non è presente.

Un’esempio è quello dei presunti avvistamenti di “umanoidi volanti”: esseri dalla forma umana  spesso dotati di una sorta di “jet-pack” oppure di vere o proprie ali, che vengono avvistati durante il volo. 

Altri tipi di “incontri” vedono come protagonisti, oltre al testimone, creature di diversi tipi: si va dal famigerato Men in Black fino all'essere di pura luce. In questi casi potrebbe essere opinabile accostare tali avvistamenti alla classica ricerca ufologica, ma si parlerebbe piuttosto di Criptozoologia, che si occupa dello studio di animali ritenuti estinti o addirittura considerati delle leggende (Chupacabra, Yeti, Mothman….).
Altre volte l’avvistamento ha delle caratteristiche tali da essere più interessanti per un “ghost hunter” (termine anglosassone per indicare gli studiosi di apparizioni di fantasmi e simili) che per un ufologo. Un esempio può essere l’apparizione di “esseri di luce” che interagiscono con il testimone. Uno dei casi più interessanti è quello riguardante l’esperienza vissuta da Ina, una donna tedesca, nel 1991:

"Stavo sdraiata nel mio letto, erano circa le 11.00 di sera. Mio marito dormiva di già, ed io guardai verso la finestra. Noi non abbiamo tendine alle finestre, perciò potevo vedere il cielo notturno molto bene. D’improvviso, la mia realtà cambiò, in qualche modo venne modificata. Vidi un raggio di luce formarsi nella mia camera ed io fluttuai verso di esso, poi mi ritrovai al di fuori della casa. Stranamente, dentro questo splendido raggio di luce brillante attraversai la finestra chiusa, come se non esistesse. Mi sentivo perfettamente bene e in qualche maniera percepii la presenza di un essere di luce alla mia destra. Lo vidi con la coda dell’occhio. Non riuscii a distinguerne il volto, ma sono certa che era una presenza femminile. Ero davvero emozionata e felice. Strano a dirsi, il quel momento il mio pensiero corse agli Ufo, anche se tutto quello che avevo visto era il raggio e l’essere di luce. Questa creatura luminosa emanava un incredibile calore umano e gentilezza e io mi sentii protetta coma mai prima nella mia vita, e dissi, o meglio pensai: ‘Tu esisti davvero!’ L’essere rispose alla mia domanda: ‘Certo, cosa credevi?’ Il suo tono era naturale e amorevole, come una madre che risponde a una domanda sciocca della figlia. Ero contenta e mi sentivo bene. Ricordo ancora che salimmo entrambe vero l’alto, dentro il raggio di luce. Giungemmo di fronte ad una grande luce ovale che aveva qualcosa di simile ad un’apertura. Ero molto vicina a questa specie di apertura, quando d’improvviso mi ritrovai nel mio letto. Fu strano, perché tutto sembrava tranquillo e identico a prima. Mio marito era addormentato ed io ero ancora seduta nel letto, con lo sguardo fisso verso la finestra. Era come se nulla fosse accaduto, ma sono certa che sia avvenuto. Avvertii e provai tutto. Ero molto emozionata, e poi caddi addormentata". 

In questo caso possiamo notare come siano presenti vari elementi ufologici, legati anche al mondo delle cosiddette abductions (si svolge tutto nella camera da letto della donna) oltre alla convinzione della testimone che gli ufo centrassero in qualche modo; per il resto però tutto farebbe pensare ad altre tipologie di apparizioni, come ad esempio quella di uno spirito guida, o di un angelo o ancora di un essere disincarnato. 

Essendo appassionato oltre che di Ufologia anche di tutto il resto del mondo "paranormale" che include quello dei "fantasmi e affini", mi sono sempre chiesto quale sia la discriminante per  decidere la natura di questi fenomeni al confine tra  ufologia e altre discipline esoteriche.

A tal proposito è stato per me molto interessante venire a conoscenza di un originale ricerca svolta a Scole nel Norfolk (Inghilterra). Questa ricerca che denominata “The Scole Experiment” mirava a produrre le prove dell’esistenza della vita dopo la morte, ed avrebbe prodotto moltissime prove a sostegno di essa. Ma la cosa interessante, dal punto di vista ufologico, è un’immagine che sarebbe stata trasmessa dalle entità disincarnate direttamente su una pellicola fotografica, vergine e chiusa ermeticamente in una cassetta di legno a prova di manomissione, che raffigura qualcosa di molto familiare ad ogni ufologo. Potete vederla in apertura di questo articolo. 

Esatto! E’ del tutto rassomigliante al un alieno del tipo “grigio”! 

Parafrasando un noto conduttore, la domanda nasce spontanea… Perché delle identità disincarnate avrebbero trasmesso quella che sembrerebbe a tutti gli effetti l’immagine di un alieno? 

Una possibile risposta ci viene dal libro “Prove scientifiche della vita oltre la morte”, dove possiamo leggere una cronaca dettagliata dell’esperimento; nell’appendice viene esposta la teoria secondo la quale “Blue” (così è soprannominato l’essere della foto) non sia altro che un essere umano del futuro (pag. 293). Teoria che non è nuova a chi si intende di ufologia. 

Le entità disincarnate avrebbero fatto quindi un regalo agli studiosi, mostrando loro l’immagine di come diventerà l’umanità in un lontano futuro. 

E’ risaputo che l’avvistamento dei “grigi” avviene nella grande maggioranza dei casi durante quella che viene definita “abduction” ovvero un rapimento alieno, durante il quale il testimone sarebbe vittima di esperimenti scientifici molto invasivi e sicuramente non piacevoli. Questo potrebbe spiegarsi con la necessità, da parte degli umani del futuro, di reperire materiale genetico dai loro antenati (noi) per incorporarlo nel loro che dopo migliaia (o milioni) di anni sarebbe degenerato provocando diverse mutazioni sia esteriori che a livello fisiologico (come la sterilità). 

Questa ipotesi però non mi soddisfa pienamente e dal mio canto ne ho formulata un’altra. 

E’ possibile che i cosiddetti grigi, non siano alieni, intesi come abitanti di altri mondi “fisici”, ma bensì esseri extradimensionali, il cui habitat sarebbe una dimensione diversa dalla nostra? Essi verrebbero in contato con noi esseri umani soprattutto durante il sonno (le abduction operate dai grigi solitamente si verificano di notte durante il sonno del rapito) e tale “incontro” sarebbe più che altro un’esperienza non fisica ma del tutto assimilabile alle OBE (Out of Body Experience).

Non dimentichiamoci che durante queste esperienze i rapiti ricordano di aver attraversato pareti, finestre chiuse ect, senza nessuna difficoltà, cosa dal punto di vista fisico impossibile.

Sarebbero le stesse “entità grigie” a mascherarsi da “alieni cattivi”, operando direttamente sul subconscio del rapito, in modo da poter agire indisturbati. 

Resta da capire quale sarebbe lo scopo di tali entità. Anche in questo caso ho una teoria: esse sarebbero delle “larve” che si nutrono dell’energia spirituale del rapito (vi è una folta letteratura a riguardo) e che al fine di sviare la vittima e impedirgli di comprendere la vera natura del fenomeno, utilizzerebbero la copertura del rapimento alieno. 
Tengo a precisare che questa mia teoria è valida esclusivamente per le abduction con determinate caratteristiche (già accennate nell’articolo), ovvero la grande maggioranza, mentre per i restanti casi (di cui un esempio famoso è quella del metronotte Pier Fortunato Zanfretta) ritengo sia valida quella che ipotizza un vero contatto con esseri provenienti da altri mondi

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